i luoghi bbf

Ognuno di questi spazi racconta un percorso nato in seno all’assemblea di quartiere Sos Ballarò, una riqualifica, una rigenerazione, una riappropriazione da parte del quartiere per strapparla allo spaccio o all’incuria, al degrado, alla sporcizia. Un percorso faticoso, necessario, che impegna attivisti e volontari tutto l’anno e che culmina con i giorni di festa del Festival, un grande momento collettivo di forte levatura artistica di riconoscimento e di grande coesione con e per la comunità.


GLI SPAZI DEL FESTIVAL 

1 Piazza Casa Professa

2 Cortile Plesso Cascino

3 Chiostro biblioteca Casa Professa

4 Piazza Mediterraneo

5 Piazza San Nicolò

6 Piazza Santa Chiara

7 Campo Oratorio Santa Chiara

8 Piazza Brunaccini

9 Al Fresco Giardino

INFO E BAR

9 Piazza Santa Chiara

10 Piazza San Nicolò

11 Piazza Mediterraneo info

INFO E FOOD

12 Piazza Casa Professa

 
• PIAZZA SAN NICOLÒ •

Piazza San Nicolò si trova sul retro della chiesa di San Nicolò e della medievale Torre civica.
Qui si trova Palazzo Giallongo di Fiumetorto, edificio nobiliare del XVIII secolo, dimenticato e caduto in rovina per diversi decenni.
È stato sede di occupazioni abitative e, in seguito a numerosi crolli, è stato messo in sicurezza con un’impalcatura che era entrata nell’immaginario collettivo del quartiere, poi rimossa.
L’anno scorso, questa piazza è stata oggetto di riqualificazione e installazione di arredo urbano, grazie alle continue sollecitazioni e denunce da parte degli attivisti di SOS Ballarò, e ‘inaugurata’ durante la sesta edizione del Ballarò Buskers Festival.
Con queste immagini, che rappresentano cambiamento, cura, aggregazione, riqualificazione, apriamo lo sguardo al tema della nuova edizione del nostro Festival: SPAZI DI CURA. CURA DEGLI SPAZI.
Ogni edizione del Ballarò Buskers ha ‘inaugurato’ nuovi spazi, luoghi abbandonati diventati piccoli gioielli possibili. Piazzetta Schiera, Ecce Homo, Mediterraneo, Sette Fate, Santa Rosalia, Giovanni Naso, Vicolo Gallo e il giardino di Handala ne sono bellissimi esempi.
Alcuni riescono a resistere, grazie alla cura, alle relazioni sociali che generano, al loro mantenimento da parte di residenti e attivisti, alcuni diventano spazi di lavoro, altri vengono di nuovo dimenticati.
Ecco perché la riflessione su un tema costante come gli spazi riqualificati diventa quest’anno il nostro tema principale: nei tre giorni del Festival è difficile dimenticarsi di questi luoghi, li curiamo, esistono nella loro versione migliore, accendiamo su di essi i riflettori e condividiamo la felicità degli spettacoli.
E dopo? Quando i riflettori si spengono?
Cosa accade ai luoghi abbandonati?
Servono altra cura e attenzione, aprire quegli spazi ai bisogni sanitari e sociali del quartiere, toglierli all’abbandono e offrirli alla collettività, sollecitare chi governa quando occorre, condividere pratiche collettive e condivise, e ancora cura e attenzione. Perché servono spazi di cura e serve cura degli spazi.

 

• PIAZZA MEDITERRANEO •
Dal 1533 in questo rettangolo di terra c’era la chiesa di San Pietro in Vinculis, completamente distrutta il 7 gennaio 1943, dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Insieme alle macerie, si aggiunsero i rifiuti.
Da ex luogo sacro diventò discarica finché, 13 anni fa, fu ripulita e arredata con piante e panchine realizzate con materiali di fortuna, da un gruppo di volontari e ribattezzata ‘Piazzetta Mediterraneo’. Da allora è sede di incontri, feste di quartiere, piazza del Ballarò Buskers, punto di ritrovo e di gioco, e per questo è definita ‘la piazza che cura’.
Dall’esempio della sua storia, tante altre piazze, in questi anni, sono state curate da residenti e volontari.

• PIAZZA SANTA CHIARA E IL CAMPO DELL’ORATORIO •
In poche parole: “Casa Santa Chiara”, così definita perché chiunque vi può trovare cura.
Ha ospitato tutte le edizioni del Ballarò Buskers ed è sede di moltissime assemblee di SOS Ballarò.
Fanno parte del complesso monumentale: il convento, fondato nel 1344 e la chiesa annessa, un vero gioiello barocco e tra le sue mura accoglienti è presente anche una porzione delle mura puniche della città.
Centro giovanile, servizi per migranti, donne e giovani mamme; laboratori, una sartoria sociale, tante attività per ragazzi di tutto il mondo: grazie allo stare insieme, la cultura, la musica, lo sport, lo studio è un luogo fondamentale per la comunità di Ballarò

 

• CAMPO PLESSO CASCINO • piazza Casa Professa
Durante l’anno scolastico, le ragazze e i ragazzi del liceo Regina Margherita lo animano con eventi, assemblee, mostre di denuncia, piccoli laboratori. Il campo ha ospitato alcune assemblee di SOS Ballarò e precedenti edizioni del nostro Festival
Ci teniamo molto che la scuola in quanto “spazio di cura” per antonomasia, nel suo prossimo futuro sia oggetto della “cura dello spazio”: è infatti imminente il progetto che prevede l’abbattimento e la ristrutturazione dell’intero Plesso Cascino a cura della Città Metropolitana di Palermo.
Studenti e professori sono molto preoccupati per la riapertura della scuola dopo i lavori. A oggi non sappiamo quanto dureranno

 

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